giovedì 8 settembre 2016

Pazzo

Le braccia aperte al vento
il suono delle montagne
il silenzio della mente
e il grido dell'anima.
Vorrei conoscere un cuore
come il mio, che non
si vergogni del mio sentire,
che mi stringa forte,
mentre piango di gioia
o la malinconia mi prende.
Vorrei parlare con te
e ringraziarti di essere pazzo,
di essere vero, di non mentire
su te stesso e nemmeno su di me.
Ma non so se sono io
o è la solitudine che spesso amo
a farmi disperatamente sapere
che verrai presto da me.

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